venerdì 30 marzo 2012

ROCKSTAR RIFF

Cosa vuol dire suonare un riff con l'anima  ?
Il tizio qui sopra più che con l'anima i suoi riff li suonava con le palle . Alla domanda cosa vuol dire essere Nero, rock e affascinante l'unica risposta plausibile è : Vuol dire essere come Jimi .
Il ragazzo che incendiava la chitarra e storpiava gli inni , quello perennemente sotto lsd , il vero dark side of the music .
Tutta l'arte dovrebbe suonare come un pezzo del vecchio Jimi e in fin dei conti i capitoli dei nostri libri preferiti , i grandi cult del cinema e le tele dei maestri contemporanei non suonano forse come Hey Joe ?

Fare arte vuol dire avere lo sguardo perso , fare arte vuol dire avere dentro di noi un ragazzetto nero con i capelli afro che massacra una chitarra . Date retta al vostro Hendrix interiore e fate a pezzi tutto , vomitate .
Vomitate versi come fossero postumi della notte precedente e la vostra prosa suonerà più hard rock che mai .

Hendrix è dio , si trova scritto nel bagno di un locale inglese , beh quello che posso dire io è che se un dio esiste , quel dio sicuramente ascolta Hendrix .

Tutto è Jimi , Kafka è Jimi , Dalì è jimi , Melville è Jimi e tu con una fottutissima penna in  mano davanti ad un foglio bianco puoi essere Jimi . Gli anni passati ad ascoltare vecchi dischi saranno pur serviti a qualcosa no ?


Uscite , entrate in un bar e vomitate il vostro nero interiore .


       Ferdi  .

giovedì 29 marzo 2012

IO FUMO E TU HAI LA TOSSE ? FICO !

Di monologhi sconci sul pene del demonio agli sproloqui sul tabagismo e sulle bandiere a stelle e strisce bruciate , questo faccione malinconico e al contempo colmo di un'ironia quasi grottesca ha incantato svariate generazione con la sua follia e il suo genio.

Bill hicks (foto) era un personaggio che stanco forse del prototipo industrializzato del sogno americano decise di basare la sua satira sull'incubo di un paese perso nel nulla .
Un paese con graziose boy band e incantato da ragazzette vocoder-dipendenti , un paese che anni prima aveva avuto Hendrix e lo stesso paese che ospitava il suo genio .


Come si potrebbe giudicare un uomo che desiderava più di ogni altra cosa spegnere gli stupidi monologhi interiori delle persone m uno che la mattina si svegliava e davanti al suo computer gettava il suo odio e la sua rabbia per prendere a calci nel culo il mondo intero ?

" Lo ripeto , nessuno è mai morto per una bandiera , una bandiera è un pezzo di stoffa . Qualcuno forse è morto per la libertà , il che tra le altre cose comprende il diritto di bruciare la cazzo di bandiera ... E io non approvo il villipendio della bandiera ma se qualcuno volesse farlo non me ne fregherebbe un cazzo ." Bill Hicks da : Il villipendio della bandiera .

Il mondo ha i suoi miti e i suoi ideali e grazie a dio di tanto in tanto viene fuori un personaggio che ci ricorda che tutte queste cose sono stronzate e l'unica cosa importante è il ridere , ridere fino a sfondarsi le budella .


     Ferdi .

mercoledì 28 marzo 2012

ODIO & COSE DA ODIARE (rubrica di malcostume)

Ecco il sentimento più cattivo , quello che arroventa le budella e fa digrignare i denti , l'odio in tutta la sua maestosità .

Giravo per le vie del centro quando tutto d'un tratto mi è venuta l'ispirazione , quella che i poeti trovavano negli occhi delle loro muse . Vittorio si domandava se per caso mi fossi prosciugato , incagliato o se qualche blocco mi avesse impedito di scrivere .
Nossignore , anzi dovevo trovare qualcosa dire nel migliore o peggiore dei modi .


CINQUE COSE DA ODIARE :


5 : Tutte quelle persone che esordiscono i loro monologhi con frasi del tipo " Se c'è una cosa che non sopporto , quella è l'ipocrisia .". Frase che almeno una volta nella vita qualcuno si sentirà dire e frase che Ferdinando detesta in quanto banale , semplice , frivola e terribilmente fine a se stessa .
Pagherei oro per sentir dire una volta almeno un bel " La qualità che più ammiro negli altri è l'ipocrisia , io adoro gli ipocriti ." .


4 : L a frase " Tu si che avresti dovuto fare il militare ." , frase che io uso come metro per l'imbecillità . Hai mai usato questa frase ?  Se si , sei un totale inetto e se non l'hai mai usata beh forse ti salvi .


3 Quelli che si svegliano col sorriso .

2 Quelli che non fanno niente per curare la erre moscia e continuano ad uccidere parole come Amore o rabbia .

E adesso rullo di tamburi ....

La numero uno di questa lista di cose da detestare è ...


1 : Le borsette per cani con cui certe sociopatiche con deficit da attenzione ed il cervello come una nocciolina si fanno vedere in giro per fare shopping .


E con questo e tutto , buon odio a tutti .


   Ferdi .

martedì 27 marzo 2012

L'IMPORTANZA DEL NUDO

L'importanza del nudo , la perfezione nel suo involucro femminile , quel nudo che ha incantato i pittori di ogni generazione messo lì come un monito ; quasi a dirci che in fin dei conti gli uomini ingannavano le loro giornate da sempre nell'estenuante ricerca di un modo per entrare nello stesso posto dal quale erano usciti.


Erano le bellezze burrose dei nostri sogni d'ovatta , la ricerca della femmina, una ricerca che partiva dalla Grecia antica fino alla Parigi di Bertolucci ( foto ) dove troviamo un'Eva Green vestita da Venere di Milo , opera dello scultore Alessandro di Antiochia .
Questa ricerca di pennellate della natura , questa sensualità da rincorrere a luci spente continua a smuovere le arti , i sogni degli uomini e gli incubi delle donne . Il nudo porta con sé la capacita di osannare una pellicola o quella di distruggerla . Il corpo nudo di una donna portava con sé questo onere da sempre d'altronde con eleganza e superbia , indossandolo come fosse un vestito da sposa . Poteva rovinare un'esistenza o metterle la corona .

Non eravamo niente davanti ai nudi , dipinti , scolpiti , cantati o scritti , annichilivamo nelle nostre perversioni dietro le espressioni da uomini vissuti .
Davanti al nudo diventavamo tutti potenziali assassini pronti ad odiare , massacrare o conquistare il mondo ma bastava un lieve ammiccamento per renderci dei folli adulatori e poeti di circostanza .  


           Ferdi   .

DIVINITA' ROTTE

Buon giorno mondo , la radio passa i doors e tutto va bene .

Ascoltare break on through alle sette e mezzo del mattino equivale ad una colazione a base di Rum ed lsd.

In una pazza era meccanizzata fino al midollo dove le nostre divinità ti sorridono dai cartelloni luminosi promuovendo dentifrici rivoluzionari e auto sportive i nostri rosari sono diventati giubbotti di pelle .
I nostri sogni sono le loro note e le loro pagine , i loro monologhi e la loro follia. Distruzione e follia sono la droga del nuovo millennio che tanto ricorda tutti gli altri millenni iniziati con il leitmotiv " Tutto è già stato detto e tutto è già stato fatto" ma con la piccola differenza che questa volta potrebbe essere la verità .
Abbiamo divinità rotte dentro in diretta televisiva e diavoli sulle copertine delle riviste , sui nostri monitor e sui nostri dischi , movimenti a cui votarci quando le nostre preghiere diventano solo delle poesie rapsodiche . Poeti in overdose e modelle anoressiche sono i nostri muri del pianto e le nostre chiese .
Leggendo Wahrol negli anni zero finiamo per accorgerci che i quindici minuti di fama diventano tutto ciò che una persona può giocarsi costantemente sotto le luci della ribalta .
I pianoforti a coda sono già stati incendiati e le chitarre sono state massacrate troppe volte , a noi adesso per cambiare il vento tocca cercare di esser bravi o perlomeno cercare di essere .
La radio passa i doors ed io vorrei dare fuoco a tutto ma in versi .


     Ferdi .

lunedì 26 marzo 2012

CAPITOLI INTERESSANTI 1 di 6

Per quanto mi riguarda , rispolverando la mia libreria sono finito a rileggere le intramontabili pagine di "Le affinità elettive" che mi porterà via svariati giorni e così , preso da tutti quei ricordi che i protagonisti dei libri che ho amato hanno lasciato in me negli anni ho deciso di condividere con il mondo quei libri dai capitoli stronzamente geniali che più ho adorato .

L'idea è quella di dividere in tre articoli sei titoli , sei , sei e sei da gustarsi lentamente ed eventualmente andare a comperarli .


PARTE UNO :

1 Il richiamo della foresta che è stato il primo libro letto per intero dal sottoscritto , vibrante di avventura e un'impeccabile penna , quella di London che firma pagine spettacolari nella caccia al coniglio tra Buk e gli altri cani della muta .


2 Il misantropo , forse uno dei più irriverenti testi teatrali di Molier , capace di incantare il lettore con ironia e sagacia tipiche di chi ha il cervello che va in fumo .

3 Jim entra nel campo da basket ( The basketball diaries ) di Jim Carrol , quello che tuttora giudico uno dei migliori romanzi mai stati scritti .
La penna è quella di un tredicenne che percorre quattro anni della sua gioventù bruciata buttandoli su pagine che i grandi romanzieri dell'epoca definirono come uniche nel loro genere . Forse il migliore autore di quella generazione beat che tuttora ritroviamo nelle pagine che noi stessi ci impegniamo a scrivere .

4 L'inverno del nostro scontento ,  un romanzo di Steinbek , un lungo flusso di coscienza narrato dalla mente di un padre di famiglia che potrebbe essere il nostro dirimpettaio . Questo libro insegna che dentro ogni testa può esistere una genialità ed una interiorità inimmaginabile .

5 Il capitano è fuori a pranzo di Charles Bukowsky (foto) , il libro in cui il vecchio Hank si toglie la maschera e si mostra ancora più ruvido e più grottesco del Chinasky al quale eravamo stati abituati nella settantina dei libri che che compongono la sua bibliografia italiana . Un lavoro piccolo ed essenziale che non ha niente da invidiare ad altre produzioni dell'autore come "Donne" e "Storie di ordinaria follia" o "Hollywood Hollywood " . Un libro che si legge tutto di un fiato e che ti lascia alla fine quel leggero fuoco alla gola che un fetido bourbon da supermercato potrebbe lasciarti se bevuto a fondino .

6 ALTRI LIBERTINI . Il capolavoro di una delle più brillanti menti che il nostro stivaletto abbia mai avuto , il buon vecchio Piervittorio Tondelli che racconta di un'Emilia mangiata dall'eroina e dei suoi luoghi comuni messi in fila a far marchette lungo una delle tante tangenziali del nostro paese .
Semplicemente uno o forse il migliore scrittore contemporaneo d'Italia .


     Per ora e tutto , passo e chiudo .
          Ferdi   .


FUCK FOREVER

Fuck forever , come canta il principino rotto di Camdem town . Questo pomeriggio gente si recita a soggetto , bruciate i copioni ed improvvisate i vostri errori .
In primo luogo ringrazio tutti i lettori per l'affluenza in questo spazio per pazzi sclerati che gestisco come un pazzo sclerato . In secondo luogo vorrei esortare ognuno di voi a lasciar uscire la propria rockstar alcolizzata interiore almeno un paio di volte alla settimana .
Infrangete qualche regola o scatenate una rissa e fatevi una bevuta alla faccia di chi vi vuole male , ci sarà sempre qualcuno migliore di voi ma perlomeno fate in modo di essere il peggiore dei peggiori . Fatelo scrivendo ,suonando o fotografando , uscite ed improvvisate musical per le strade di questa città stanca .
Uomini , ricordate che alle "belle" piacciono le bestie e donne , sappiate che cappuccetto potrebbe sedurre il lupo lasciando scendere la sua scollatura .
Divorate i banchetti e addormentatevi sotto un'albero . Prendete un vecchio disco e svegliate i vicini mettendolo sul piatto , diffondete notizie sbagliate e fate precipitare il mondo nel caos .
C'e chi nasce per scalare l'Everest e chi per piantarsi sullo sgabello di un bar come un corvo al trespolo , poco conta se l'input è lo stesso ! SCAPPARE.
Abbiamo tempi troppo ristretti per le nostre manie quindi ognuno di noi dovrebbe recitare a soggetto durante una noiosa pausa caffè limonando con la segretaria del capo o tentando di fare canestro con il bicchiere nel cestino .
Dimenticate i consigli di una vita e sbagliate tutto dall'inizio alla fine senza esclusione di colpi . Lasciate che i vostri errori facciano cedere il dannatissimo castello di carte che stavate costruendo sul tavolo traballante del salotto e uscite , uscite e uscite ancora .
I coprifuochi delle nostre manie non avrebbero mai fermato gli incendi che avevamo dentro .
Per ora e tutto e grazie a tutti .


      Ferdi .
  

domenica 25 marzo 2012

LA MELA DEL PECCATO

E dunque ci si ritrovava sempre nei posti peggiori con la consapevolezza di essere arrivati nella terra promessa , un Eden di circostanza che ci eravamo costruiti a misura d'uomo nelle ristrettezze della nostra immaginazione .
Ti potevi svegliare in una città diversa ogni mattina senza muoverti dal tuo letto . Erano sottili quelle notti che suonavano al ritmo di orgette di quartiere , di tanto in tanto uscivi per una birra e ti trovavi con una cilena e la sua compagna di stanza , potevi finire in un pub come in un baccanale con qualche amico dove tutti nudi avreste messo in scena il vecchio gioco ancestrale , quella danza che smuoveva da sempre i poeti .
Potevi essere un'avvocato succube dei cantautori tristi di una Genova stanca o uno pseudo scrittore abituato a cercare i versi sempre nei posti sbagliati ma quelle notti rivendicavano la loro rude prosa in un romanzo che tutti avremmo potuto scrivere .
Gli anni sessanta erano finiti da un pezzo e giocare a fare i figli dei fiori non avrebbe mai portato ad un benemerito cazzo . Tutto quello che potevi fare era annaffiare i tuoi vasi con della tequila ed aspettare la nascita dei tuoi fiori del male .
Era un diario del deliro che stavamo scrivendo senza pensarci su nemmeno un'istante . Signori e signore ecco la mela del peccato assaggiatene tutti un pezzo e potrete diventare delle divinità vuote a perdere.


Vittorio chiamò "Che serata ." .
Il cielo piangeva e tutti ci sentivamo un po' più vuoti , era il prezzo da pagare . L'onere della divinità .



       Ferdi   .

sabato 24 marzo 2012

UN NAZARENO ROCK&ROLL

Non posso di certo definirmi un uomo di chiesa o un redento ma qualcosina da dire , due paroline da spendere sull'argomento le avrei pure io .
Spero vivamente di non offendere nessuno e mi impegnerò nel cercare di essere il più soffice possibile sapendo per primo che la penna c'erte volte  ferisce come un proiettile.

In primo luogo parliamo di Gesù , un tizio rinomatamente pacifista e non violento che predicava bontà , fratellanza è povertà. Un uomo
che perdonava i peccatori laddove gli altri usavano le pietre.
Cristo , il ragazzo che entrando nel tempio perse le staffe nel vedere un gruppo di persone intente a vendere buoi , conigli , legno e quant'altro .
Ora , da ateo convinto posso dire di sentirmi onestamente commosso nel pensare che perfino un ragazzo così pacifista e così non violento come Gesù Cristo alla vista di quel mercatino non riuscì a tenere ferme le mani.
Questo ragazzo prese un bastone ed inferocito cominciò a spaccare oggetti e sbraitare a destra e sinistra distrutto dalla vista della speculazione laddove sarebbe dovuto esserci raccoglimento , preghiere e spiritualità .
Ora immaginate di fare una gita a San Pietro , tutti muti raccolti in religioso silenzio ad attendere l'uscita del pontefice.
I bambini , i Papa boys , i flash dei fotografi  davanti ad uno dei più costosi e lussuosi tempi mai costruiti dall'uomo . Immaginate di notare al vostro fianco un ragazzo coi capelli lunghi e la barba incolta tutto vestito di stracci , voi vi spostate bofonchiando cristianamente qualche frase tipo "Non ho niente da dare, via ,via..." . Continuate , continuate ad immaginare.
Quel ragazzo cosa penserebbe , vedendo tutta quella gente con anelli e rubini , bicchieri d'oro e scarpe Prada . Quel ragazzo che lavava i piedi ai suoi discepoli , quello che nel tempio impazzì per qualche bue e una manciata di conigli ; cosa penserebbe davanti ad aerei privati e opere d'arte del valore a sette zeri.
Quel ragazzetto probabilmente si farebbe cadere il bastone dalle mani e capirebbe forse di essere impotente davanti a tutto quello sfarzo e a quella ricchezza snob che guarda i figli dei falegnami dall'alto verso il basso .  No , quel ragazzo sarebbe da qualche altra parte , magari lontano dai bicchieri d'oro e più vicino ad un cartone di san Crispino che a San Pietro.
Lui stava con i peccatori , potrei voltarmi e trovarmelo alle spalle mentre scrivo queste quattro cavolate intento a tramutare l'acqua in vino e ad offrire shot agli assetati di quartiere . Non dico che la Maddalena  debba ballare la lap dance in un bordello ma credo sicuramente che in un sabato promettente come questo Il Nazareno sarebbe con i diseredati intento a pogare in un concerto Heavy metal  .


         Ferdi .
   
     

venerdì 23 marzo 2012

LA NOTTE DENTRO

Cosa significa avere la notte dentro ?
Vuol dire storpiare le nottate fino all'alba battendosi come pugili ma con la gentilezza di un fiore .
Farsi sedurre dai bicchieri , dalle donne e dai locali messi in fila come banche da svaligiare mantenendo l'animo del poeta .
Eravamo dei Sid che avevano perso le proprie Nancy all'angolo di una strada della quale non ricordavamo il nome . Principi scoloriti su cavalli stanchi , smettevamo le armature per spogliarci l'anima e lasciarci battere da quelle notti che ti entravano dentro come pugnali .
Suonavano i dischi e suonavano anche i pianoforti dei nostri esaurimenti nervosi scanditi dai clacson ad intermittenza .
Nuotavamo nell'aria come dicevano i Marlene Kuntz , danzavamo con le nuvole . Non si poteva nuotare per sempre , qualcuno ti avrebbe pescato o il tempo ti avrebbe fatto scendere coi piedi per terra nei marciapiedi della tua esistenza .
Le strade che conoscevamo portavano agli stessi luoghi e gli stessi posti . Sfottere, andare , muoversi , schizzare , correre , sparire , le fughe avevano molti nomi ma il migliore nessuno lo aveva ancora trovato .
Buon giorno mondo , ci stiamo allontanando da noi fino a non riconoscerci la mattina nelle vetrate del nostro delirio . I grattaceli bisticciavano con gli angeli e noi ci massacravamo in qualche posto con l'anima al bancone .
Provavamo a scrivere , provavamo e provavamo ancora .
Quando il giorno ti sorride tu voltati dall'altra parte , Pirandello diceva "Trovarsi per trovare noi stessi ".
Ferdinando dice " Perdersi , perdersi e vaffanculo ."
Costruitevi delle fottutissime ali di cera e schizzate a testa alta verso il sole .
Salutate il giorno nuovo con la NOTTE DENTRO .



    Ferdi .

666 PENSIERI

E' l'appuntamento mensile che si aspetta con fervore , l'amico a cui confideresti i tuoi incubi peggiori e quello che porteresti
con te la sera come autista astemio che qualche volta si dimentica di astenersi .
Dylan , con il suo charme e con le sue fobie/ossessioni ci tiene incollati alle pagine per un quarto d'ora al mese .
L'uomo che ha trovato il suo assistente in un baule , quello che odia i computer e quello che sa amare le donne con passione , quello che ha avuto un pessimo adattamento cinematografico e quello che ci ha fatto conoscere il Trillo del Diavolo .
Seicentosessantasei ricorrenti ed esoterismo dietro ogni pagina , incubi ed amori .
Dalla mente di Sclavi viene partorito un indagatore d'altri tempi , un ciarlatano per la stampa e un collezionista di arredamenti horror che campa con niente e guadagna anche meno .
Scrivendo l'articolo su Poe(http://wwwilbaccanalediferdi.blogspot.it/2012/03/i-nostri-scrittori-maledetti.html) ho pensato lasciando correre i pensieri in associazioni a lui , DyD .
L'indagatore dell'incubo che in foto vediamo alle prese con il mio nemico preferito Mana Cerace (il buio) entra assolutamente nelle letture che consiglio a chiunque ami leggere .
Un romanzo che dura da venti anni e passa , una storia grottescamente romantica con un filo conduttore che si riempie di anno in anno di interrogativi .
L'old boy che beve tè nei pub di una Londra del terrore accompagnato non solo dai suoi demoni ma anche dai nostri .
Nell'attesa del nuovo numero vi lascio con l'augurio di trovare i vostri incubi migliori ai piedi del vostro letto e sussultare in un "Giuda ballerino" .



       Ferdi .

I NOSTRI SCRITTORI MALEDETTI .

Edgar Allan Poe , lo scrittore dell'incubo , quello del corvo e quello di Hop Frog adesso probabilmente se la farebbe sotto leggendo qualche scrittore ...
Provo ad immaginare qualche volta il vecchio Edgar intento a leggere le storie di un ragazzo di periferia che corre in moto innamorato di una liceale dei Parioli con il libro in una mano ed una rivoltella con un colpo solo nell'altra .
I racconti del terrore non sono nulla contro i racconti terrificanti che popolano gli scaffali delle librerie contemporanee .
Edgar beveva ed Edgar scriveva  , beveva e scriveva . Dove cazzo sono finiti i nostri scrittori maledetti , dove si trova Celine? E dove si trova Burroughs ?
Il comico Bill Hicks era solito dire " Hei siamo le nuova rockstar sponsorizzate dalla pepsi ed approvate dal governo ! Ridateci le nostre rockstar drogate ." .
Se toglievi il dono dello scrivere a Poe o ad altri figli dell'Olimpo delle parole altro non rimaneva che un gruppo di uomini brutti , pessimi elementi , pessimi padri e personalità devastanti .
Perlomeno adesso se togli lo scrivere a certi scrittori quello che rimane è una persona cordiale e simpatica ma totalmente incapace di mettere insieme due parole originali .
Stiamo scrivendo di vampirelli innamorati e streghette arrapanti che smaniano per un'amplesso magico nello stesso mondo che era stato di Poe e di Byron . Siamo dei dannati impostori .
L'unica cosa che può salvarti la testa e un' nuovo Ammaniti in libreria o un nuovo pezzo di Filippo Timi su Rollingstone .
Dovremmo andarcene tutti a fanculo me compreso . Intorno al tredici aprile dovrebbe uscire il mio romanzo , "IL DEBILION" e allora potrò inserirmi con merito tra quegli stronzi che infangano gli scaffali impolverati delle case . Tutto quello che so  fare è amare con la forza dell'odio ed odiare con l'eleganza dell'amore e certe volte questo qualche buon verso te lo fa buttare giù .



Ferdi .


         

giovedì 22 marzo 2012

BED-IN FOR PEACE

Piazzarsi nel letto per fare la guerra alla guerra dove solitamente si dorme o si fa l'amore , solo John e Yoko potevano farlo .
Fare la pace con la pace in una Happening continua non era mica da tutti . Personalmente ho sempre preferito Paul ma un Beatles è sempre un Beatles come uno Zeppelin e sempre uno Zeppelin .
Essere di nostalgici di decadi durante le quali non eravamo nemmeno embrioni era emozionante . Erano quelle chitarre e quelle grida ad aver cambiato il mondo , forse lo avevano reso un posto peggiore ma almeno c'era stato uno scossone da qualche parte .
I terremoti artistici ci avevano cambiati e certe volte una canzone finiva per diventare un motto ,una bandiera o una ragione di vita ; magari un motivo per starsene a letto a fare la pace con dei fiori in mano .
Cerano da una parte i vinili che riscaldavano l'aria e dall'altra i catcha bombardieri che sventravano la terra , il rock&roll non dava risposte e non accettava domande .
La musica , quella musica si imponeva .
Non si poteva parlare di pace , rispetto e rivoluzione culturale appendendo in camera poster di Mao era solito intonare Lennon .
La musica si è evoluta , la letteratura si è evoluta e perfino le armi si sono evolute . Gli anni zero non hanno niente da invidiare agli anni settanta , noi le guerre le sappiamo fare meglio , meglio e alla svelta .
C'è solo una cosa che mi rammarica , un punto a loro vantaggio e forse il punto della vittoria .
Nessuno a letto potrà mai superare il vecchio John .


        Ferdi .    

VUOI SCRIVERE UN ROMANZO? VIVILO!

Attacchi di John  Fanteismo:

Nessuno scrive romanzi , io ho scritto un romanzo senza saperne scrivere uno e non ho mai letto nessun romanziere in grado di scriverne .
Forse aveva ragione il vecchio Fante e per buttar giù dei buoni versi basta credersi un genio e andare avanti con la penna sulla carta . Colpo dopo colpo come vecchi pugili o come figli di una confraternita del chianti .
L'unica cosa che si frappone tra la vita e un libro e la tastiera di una macchina da scrivere , un computer o un dannatissimo Moleskine da snob .


Quello che contava da sempre per piazzare una leggenda su carta era il battere le dita sui tasti come un pianista tramutando le note ed il tempo in versi e concetti .
Era poesia e nulla più , niente di diverso da una bottiglia di vino rosso o dalle mani pallide delle donne farcite di anelli .
Ti alzavi la mattina e prendendo il caffè avevi già pronti tre capitoli vissuti la sera precedente , nei tempi d'oro .
Il BLOCCO il famigerato , lo stronzo , il cane randagio che assale la fottutissima bistecca ti avrebbe raggiunto e prima o poi te lo saresti trovato ad un palmo dal naso e quella che poteva sembrare la fine sarebbe stato solo il preambolo .

Conviene affrettarsi . Uscire e gridare al mondo di essere dei geni , di essere come un certo "Arturo Bandini" e di star lavorando all'opera del secolo .
Scrivere ... quello potevano farlo tutti .
Non bastava battere i tasti di una macchina da scrivere , bisognava violentarla , bisognava essere pazzi .
Lo smoking del romanziere era la camicia di forza .
Kafka non aveva mai scritto , Dostoevskij non aveva mai scritto e noi continuavamo a scrivere credendoci dei pazzi dei precursori ma fondamentalmente eravamo tutti una massa di stronzi che giocava a fare gli scrittori ubriachi .
Cosa dire , avrebbe vinto il più stronzo ed il più ubriaco .

       Ferdi .


  

SMORFIE ? CHE FINE HANNO FATTO I COMMEDIANTI ?

Il teatro dell'assurdo ?
Qui di assurdo c'è un solo fatto , l'ultima smorfia che Troisi ci ha lasciato è una smorfia di malinconia che ci assale vedendo le pedalate del postino.
Che fine hanno fatto i commedianti ? Cosa ne è stato delle festività natalizie in "casa Cupiello" o delle vicissitudini familiari di Montecchi e Capuleti?
Shakespeare viene fatto a pezzi dalle pubblicità automobilistiche e i teatri si svuotano sempre più .
Giri per casa e ti muovi scomodo perfino in te stesso, ripensi a quel "Vaffanculo tu e mammina" di ricomincio da tre e pensi : ma che diavolo sta succedendo alla gente ?
A trasgredire siamo sempre stati buoni tutti ma sono i modi di trasgredire che rendono la trasgressione stessa una stronzata o un qualcosa di epico.
Trasgredire ammassandoci in un bar o in un locale del centro è semplice e almeno una volto lo abbiamo fatto tutti . In questo millennio nato stanco i veri trasgressori sono gruppi come la compagnia stabile del teatro GOVI di Bolzaneto che portano mensilmente gli spettacoli che hanno segnato la storia del nostro teatro sui palchi liguri e italiani levando la "buccia di banana" sotto il tacco del nostro bel stivale .
Trasgredite gente , trasgredite tra le pagine di Hemingway , trasgredite guardando uno spettacolo di Eduardo De Filippo e trasgredite con Carmelo Bene .
Supportare i teatri è supportare la cultura e supportare la cultura certe volte vuol dire farsi una risata ascoltando Benigni delirare in Berlinguer ti voglio bene . Farsi una risata seguendo battuta per battuta "questi nostri fantasmi" e capire che se c'è una cosa che i napoletani hanno rubato quella è sicuramente la genialità . Detto questo andate in pace e scambiatevi un segno di guerra , combattete ma fatelo con la testa .


 " ja alla miser sti contadin so cos'è pazzi pure quando andav io a scuola, i contadini non si sono trovati mai coi conti , sò passati tanti anni e ancora s'ann'è mparà : sacco do farina a na parte , uova a natra part, no quelli tengon l'uovo sotto la farina è na fissazione d'u contadin." MASSIMO TROISI .


Ferdi .      

mercoledì 21 marzo 2012

COME BACK

Quando qualcuno promette qualcosa a qualcun'altro , che sia al terzo cubalibre o no dovrebbe per lo meno impegnarsi per mantenere la sua promessa . D'annunzio sosteneva che dormire fosse solo una perdita di tempo tra lo scrivere e il non scrivere e chi eravamo noi figli di questa città storpia per infrangere questo monito ?
   "Io aspetterò qualcosa sul blog questa notte ." mormorò Vittorio l'avvocato , Vittorio il sognatore puro che di tanto in tanto si dimenticava come sognare .
Come back , siamo tornati .
Nella zona ricca della città superba abbiamo vissuto una povertà di circostanza questa notte , una povertà sbronza , una povertà sincera.
Ci innamoravamo da sempre delle bariste come le donne si innamoravano dei commessi dei negozi di scarpe .
   "Io ho visto i Ramones dal vivo due volte ." Gridò R. sconvolto da una vita di deliri  .
Avevamo perso tutti i concerti importanti degli anni sessanta ma per lo meno ci rimaneva qualche serata in canna da poter sparare come dei soldati folli in quelle guerre stupide tra uno stacco musicale e l'altro .
Ci si poteva redimere , smettere di scrivere , indossare il completo buono e precipitarsi in un confessionale oppure e dico oppure ringraziare il cielo per avere nuovamente la possibilità di rompere tutto che per quanto vano potesse sembrare certe volte poteva perfino essere una sicurezza appagante .
L'unica legenda per questa mappa folle che stavamo tracciando era : Partire solo ed esclusivamente sprovvisti di una meta .

            Ferdi .

CIBO PER I NOSTRI CERVELLI

I governi chiudevano i bordelli mentre i paesi lentamente finivano a puttane . Un simpatico eufemismo non trovate?
Eravamo diventati tutti dei preti che pregavano santi sgraziati in mondovisione sulla tv via cavo , ingrassando e imbruttendo . I peccatori venivano lapidati pubblicamente con le giurie intente ad affogarsi col pop corn sotto marca del discount dietro l'angolo .


Quando le giornate filano storte e i silenzi si fanno troppo chiassosi non rimane che alzare il volume della musica .
In enoteca etra un tizio sulla quarantina , afferra un barbera e dice sorridendo " Mi piace il barbera e mi piace anche Buckley".
" Allora sei nel posto giusto ."
Il cliente giusto per un vino giusto accompagnato dalla canzone giusta (Grace). 
Nessuno avevo lo stesso vino preferito e trovare il giusto vino diventava spesso un gioco divertente per ingannare i pomeriggi . Chardonnay per il tizio con i baffi e Lambrusco per l'emiliano che abita in fondo alla via .








Buckley continuava a girare nello stereo e tutti noi continuavamo a cercare il vino più adatto a noi . Cibo per il nostro cervello .  

Date a cesare quel che è di Cesare e quando lo vedrete distratto rubategli tutto e scappate , il mondo è un albero talmente pieno di frutti che sarebbe un peccato lasciarli a quelli dei piani alti .
Eravamo e saremmo sempre stati come la volpe di quella storiella che amareggiata dall'altezza dei grappoli finiva per auto convincersi del cattivo sapore dell'uva .
In situazioni del genere mai abbattersi , prendete della benzina e date fuoco a tutto il campo .
Se quei grappoli non saranno vostri allora non saranno di nessuno !



                                                      FERDI .

I DON'T WANNA GROW UP ...


I don't wanna grow up cantava Waits con la sua voce affumicata dalle Marlboro del mattino.
Non è quello che forse ci intoniamo tutti nella testa con una voce meno sporca e vissuta di quella del vecchio Tom ? Che vadano tutti a farsi fottere I don't wanna grow up , starsene a letto senza crescere  è una poetica sottile e labile.                                                                                                                            La parola d'ordine del nuovo millennio è " Tutto o niente" . Un mantra da recitare davanti allo specchio quelle mattine in cui non si trova nemmeno la forza per radersi .                                                                
Mio cugino da ottimo musicista ha un buon orecchio , lui ha un buon orecchio ed io ho le palle piene e una gran voglia di non crescere come continua a cantare il vecchio"Tom Frost" imperterrito annebbiato.                                                                                                                                                       
Qualcuno nasce con l'orecchio buono come mio cugino e qualcuno invece perde l'udito ma fortunatamente si chiama Beethowen e da sordo può comporre sonate al chiaro di luna spettacolari .          
I grandi geni del passato non volevano crescere , io ho le palle piene e il mio amico Andrea è solito dire " Tira più un pelo di fica che un carro di buoi ." e bisogna dargliene atto e togliersi tanto di cappello .                
Tom continuerà a cantare pur essendo cresciuto , una nuova alba sorgerà domani e tutti noi                     continueremo ad affumicarci le ugole e questo di tanto in tanto potrebbe anche far piacere .                        
Il positivismo è lo chanel n°5 degli stronzi , i geni in fin dei conti se ne stanno chiusi nelle loro lampade e il mio amico Cristian ( che Dio , Allah , Zeus o Buddha lo proteggano ) alla classica domanda sul  bicchiere mezzo pieno/bicchiere mezzo vuoto risponde sempre " L'importante è avere una bottiglia per      riempirlo ." .                                                                                                                                                    
Il vecchio Cristian , che il diavolo se lo porti , in questo momento starà sorseggiando un bel drink con tanto di ombrellino a Panama .                                                                                                                   
I geni se ne stanno nei posti dove non li andresti mai a cercare , i geni non vogliono crescere . 


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martedì 20 marzo 2012

GENOVA MALE

La Genova da bere si è prosciugata e le stradine che portano al porto risentono ancora dei postumi della nottata precedente .
Siamo agli albori di una nuova settimana , gli autobus sfrecciano lungo le strade del centro e noi poveri stronzi ci ritroviamo nuovamente nella routine " lavoro/bar-bar/lavoro" .
Personalmente io avendo un'enoteca unisco il tutto e il mio lavoro diventa un bar dal quale spio la gente attraverso una vetrata, ascolto musica e cerco di odiare tutti quelli che passano .
Quello che possiamo fare in una città che si ritiene "superba" è il giocare a fare i superbi facendoci carico di uno dei più semplici dei peccati capitali .
Genova , la superba Genova , quella dei locali lungo le stradine che portano al porto e quella degli hipster che scattano foto nelle rovine dei vecchi locali "underground" dove giocano a fare i poeti disadattati .
La città con la più vecchia squadra di calcio del bel paese .  Cosa fare se del calcio non te ne frega niente e se detesti fare foto a vecchie rovine di locali underground?
Rimangono i bar , bar-lavoro/lavoro-bar .


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